“CHET BAKER. VITA E MUSICA” di Jeroen de Valk

Il volume CHET BAKER. VITA E MUSICA di Jeroen de Valk (EDT, 2022), di cui Francesco Martinelli ha curato la traduzione e l’edizione italiana, ha saputo raccontare per la prima volta in maniera esaustiva la poesia della musica e la vita tormentata di questo indimenticabile trombettista.
“Chet Baker è il musicista più frainteso della storia del jazz” scrive Jeroen De Valk nel libro da poco uscito in Italia, edito in originale già dal 1989 (ma più volte riaggiornato) che getta nuova luce sulla vita di uno tra i jazzisti più amati dal pubblico italiano, anche per i molti soggiorni del trombettista nel nostro paese. Chesney Henry Baker, Jr. detto “Chet” nasce a Yale il 23 dicembre 1929 e muore ad Amsterdam il 13 maggio 1988: la sua carriera di jazzman – tromba, flicorno, canto, leadership, di rado composizione – decolla nei primissimi anni Cinquanta e termina bruscamente, in piena attività, da una stanza d’albergo, dove viene posta fine a un’esistenza tormentata, ma spesso prodiga di impennate artistiche considerevoli.
Facendo giustizia delle speculazioni giornalistiche e dei falsi miti che l’hanno trasformato nello stereotipo dell’artista disperato e maledetto, De Valk disegna un incredibile improvvisatore, un artista capace di inventare infinite melodie, porgendole all’ascoltatore con un suono unico, morbido e inimitabile fino agli ultimi giorni della sua esistenza.
De Valk ha conosciuto e intervistato Baker e ne scrive con pacatezza, senza retorica e pettegolezzo.
La sua asciutta scrittura così asciutta contrasta con i drammatici avvenimenti e rende il racconto ancor più commovente.
Francesco Martinelli segue la traccia del libro presentando la vita e la carriera di Chet con ascolti, foto e video rari o inediti.