Gabriella Piccolo

presidente

Nata a Padova il 21 giugno 1941. Fondatrice, presidente e direttrice artistica della Associazione Culturale Miles.
Nel 1977, a Milano per un corso di fotografia, ascolta per la prima volta jazz con un disco in vinile di Keith Jarreth a lei regalato. Si apre così un nuovo mondo e un percorso da scoprire che porterà Gabriella Piccolo a investire tempo e risorse per le sue passioni di sempre: fotografia e musica jazz. Inizia quindi a frequentare locali, e teatri dove si esibivano dal vivo musicisti anche importanti ed a visitare festival anche all’estero, mostre di fotografia di vari generi ma prevalentemente di jazz la cui musica diventa familiare al punto che nel 1991 inizia a invitare musicisti a casa propria per piccoli concerti di pianoforte.
Il salotto di Gabriella Piccolo diventerà teatro privato di serate musicali esclusive con Danilo Rea, Franco d’Andrea, Antonello Salis, Keiko McNamara, Mal Waldron in duo con Roberto Ottaviano e Stefano Bollani. Finalmente nel 1993 scopre un “posto giusto” per condividere con la collettività la propria passione. Gabriella prende quindi possesso di una vecchia fornace abbandonata che una volta restaurata verrà inaugurata il 5 novembre 1995 con niente di meno che “Betty Carter” regina indiscussa del jazz. Il locale chiamato “La Fornace” (di circa 1000 mq) diventa teatro di grandi concerti programmati con una cadenza di cinque giorni la settimana e diventa un punto di riferimento per il jazz nel Padovano e fuori regione.
Nel 1998 nasce la possibilità di cominciare a pensare a un festival che si concretizza grazie alla concessione d’uso gratuita da parte del Comune di Padova del prestigioso palcoscenico del Teatro Verdi e grazie alla partecipazione della azienda PORSCHE ITALIA quale main sponsor. Ed è così che inizia in ottobre la prima edizione del Festival che ha visto un crescendo di pubblico e di consensi anche da parte della critica musicale specializzata e non solo a livello nazionale. Nelle prime tre edizioni si articolava in tre serate al “Teatro Verdi” con un “dopo festival” presso la sala Pollini all’interno dell’Hotel Plaza dove si esibivano giovani musicisti locali con un consenso sempre più crescente tale da indurla a trovare un luogo più ampio ed adeguato.
Nel 2001 questo appuntamento si è svolto presso lo storico “Caffè Pedrocchi” ed è qui che avviene una svolta importante. Visto il successo di pubblico è stata accettata dalla direzione del Pedrocchi la possibilità di un’incontro jazzistico periodico che si è deciso di effettuare ogni giovedì per tutto l’anno. Si cominciò quindi con quattro appuntamenti ogni mese, uno dei quali presso la sede di Porsche Italia creando anche qui una situazione provocatoria e di eccezionale impatto in un ambiente del tutto anomalo quale una concessionaria d’auto. La situazione si è protratta nel tempo e la partecipazione è diventata così ambita da dover istituire una prenotazione per gestire la crescente richiesta. Da qui sono nate ulteriori iniziative tali da rendere necessaria la costituzione di un gruppo di lavoro e di un contenitore che è stato denominato “Padova suona Jazz” che è quindi il frutto di un lavoro di squadra che ha portato a riunire in un unico grande progetto le rispettive proposte e competenze.
In seguito il gruppo si è ampliato anche con la partecipazione del Conservatorio di Padova con il quale si è avviata una proficua e sempre più stretta collaborazione. “Padova suona jazz” non è solo un nome ma rappresenta la capacità di “fare squadra” nella condivisione di un progetto culturale di grande prestigio per la città.
L’intreccio di relazioni stabili tra associazionismo, enti pubblici (Comune e Provincia di Padova e dal 2007 anche la Regione Veneto), Università di Padova e Conservatorio Pollini nonché istituti di scuola media inferiore e licei con partner importanti del mondo imprenditoriale, è un patrimonio costruito con dedizione e fatica in questi anni e merita di non essere disperso; la relazione tra “profit” e “no profit” tanto auspicata in molti convegni è realtà operativa e stabile nel nostro territorio.
A tutto questo è doveroso aggiungere che, con la passione ed entusiasmo che hanno contrassegnato questi avvenimenti, “Padova Jazz” diventa il denominatore comune dentro al quale hanno trovato affermazione alcune delle più ambiziose e prestigiose rassegne musicali degli ultimi anni in Città e Provincia: anche il nostro territorio esprime capacità organizzative importanti che meritano di essere adeguatamente valorizzate.


Alberto Casiraghi

vice presidente

Nato a Padova il 29 maggio 1967 per l’associazione si occupa di pubbliche relazioni e ricerca sponsor. Diploma di scuola superiore. Nel periodo del festival provvede alla gestione della logistica.