Camae Ayewa – voce
Keir Neuringer – sax
Aquiles Navarro – tromba
Luke Stewart – contrabbasso
Tcheser Holmes – batteria
Quintetto votato al free jazz, gli Irreversible Entanglements si sono formati nel 2015, anno in cui registrarono anche il primo album omonimo (uscito poi nel 2017). A portare assieme il sassofonista Keir Neuringer, la poetessa Camae Ayewa e il bassista Luke Stewart fu un’esibizione per un evento di protesta contro la violenza della polizia statunitense. Poco dopo a questo nucleo si aggiunsero il trombettista Aquiles Navarro e il batterista Tcheser Holmes (anche loro presenti nel cast dell’evento Musicians Against Police Brutality).
Quello che si ascolta sul loro Cd è appunto il primo incontro del quintetto, senza alcun rodaggio o prova precedente. Ne è sortita una musica infuocata e decisamente plasmata sulla libera improvvisazione, per quanto si riconosca una chiara linea guida del flusso sonoro: le parole di Camae Ayewa, ispirate alle più traumatiche esperienze dei neri. La formula con la musica che sostiene la parola declamata su temi di pressante attualità legati alla discriminazione verso la comunità afroamericana ha una sua storia ben radicata nella black music, da Gil Scott-Heron ad Amiri Baraka. Gli Irreversible Entanglements rinnovano questa tradizione riappropriandosi del linguaggio della new thing, innestandolo con l’eloquio dei fiati dello spiritual jazz anni Settanta e con scansioni ritmiche prossime al blues e all’hip hop.
in collaborazione col Centro d’Arte dell’Università di Padova