Chiara Pancaldi – voce
Darryl Hall – contrabbasso
Kirk Lightsey – pianoforte
Dopo l’esordio discografico The Song Is You (2012) con una band made in Italy, Chiara Pancaldi (nata a Bologna nel 1982) ha decisamente allungato il passo. Il suo secondo disco, I Walk a Little Faster, apparso nel 2015, la vede in compagnia di un notevole cast statunitense: Cyrus Chestnut, John Webber e Joe Farnsworth, con in più Jeremy Pelt nel ruolo di produttore. E ora, dal vivo, eccola con un’altra superba formazione a stelle e strisce, con la quale ha da poco pubblicato un nuovo disco: What Is There to Say (2017). In questo percorso la Pancaldi continua a mostrare una predilezione per il repertorio jazzistico forte, quello degli standard, su cui lavora con una pronuncia e un’intonazione fluide, una tecnica scat nella quale si riconosce la frequentazione con Rachel Gould, una variegata tavolozza espressiva. Ballad, swing o bop che sia, la cantante bolognese sa essere intensa e suadente, emozionante e spigliata.
Avviata allo studio del pianoforte sin da piccola, la Pancaldi affronta il canto inizialmente da autodidatta, per intraprendere poi un percorso formativo sotto la guida, tra gli altri, di Diana Torto (per gli studi regolari in conservatorio) e di Rachel Gould, Harold Mabern, Vincent Herring, Roberta Gambarini, Barry Harris in ambito seminariale. Ma è stata soprattutto Michelle Hendricks a indirizzarne il percorso musicale, spingendola a dedicarsi al jazz a tempo pieno.