Michael Gassmann – tromba
Claudio Fasoli – sassofoni
Michelangelo Decorato – pianoforte
Andrea Lamacchia – contrabbasso
Marco Zanoli – batteria
Claudio Fasoli rappresenta il lato colto del jazz italiano. E lo ha dimostrato ancora una volta con la recente uscita discografica realizzata col suo Samadhi Quintet: Haiku Time (2017), che trae ispirazione dagli haiku, i poemi giapponesi di appena tre versi, che nella musica di Fasoli si traducono nella brevità dei temi musicali e la concisione delle parti improvvisate (per non dire dei titoli, tutti di sole tre lettere). La parola d’ordine è condensare e comprimere l’emozione e il messaggio da trasmettere nel minor spazio sonoro possibile. Ne scaturisce una musica potente e senza fronzoli, efficace senza divagazioni che distraggano dalla sua essenza.
Fasoli (nato a Venezia), è una presenza particolarmente significativa nel jazz italiano ed europeo. Ha lasciato importanti tracce musicali in compagnia di musicisti come Henri Texier, Lee Konitz, Jean-François Jenny-Clark, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Palle Danielsson, Tony Oxley. Indelebile è poi il ricordo degli anni fusion-progressive coi Perigeo, fondati assieme a Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso e Bruno Biriaco.