Francesco Cafiso – sax alto e flauto
Marco Ferri – sax tenore e clarinetto
Sebastiano Ragusa – sax baritono e clarinetto basso
Giacomo Tantillo – tromba
Alessandro Presti – tromba e flicorno
Humberto Amésquita – trombone
Mauro Schiavone – piano
Pietro Ciancaglini – basso
Adam Pache – batteria
In una musica come il jazz, dove il talento si misura non solo sulla tecnica ma anche sulla maturità espressiva necessaria per muoversi creativamente nell’improvvisazione, Francesco Cafiso ci ricorda che regole e limiti sono fatti per essere sorpassati. Nato a Vittoria (Ragusa) nel 1989, Cafiso ebbe i primi contatti con musicisti di fama internazionale all’età di 9 anni. Prima ancora di aver compiuto vent’anni, la lista delle sue collaborazioni annoverava già i nomi di Hank Jones, Cedar Walton, Mulgrew Miller, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Reggie Johnson, Joe Lovano, Bob Mintzer, Enrico Rava, oltre ai vari membri della famiglia Marsalis. Celeberrimo è il suo tour europeo con Wynton Marsalis, risalente al 2003. Cafiso è stato l’unico musicista italiano invitato a suonare a Washington in occasione dell’insediamento presidenziale di Barack Obama, ospite proprio di Marsalis e della sua Jazz at Lincoln Center Orchestra.
Cafiso suona con esuberanza e sa rendere discorsivo anche l’assolo più inerpicato per i prodigi della tecnica, rimanendo sempre addosso alla melodia durante l’improvvisazione: uno stile capace di creare un immediato e potente feeling col pubblico.
Le più recenti prove di Cafiso dimostrano una personalità in via di continua crescita e ridefinizione. Tra queste si distingue per impegno produttivo il nonetto “We Play For Tips”, il cui repertorio è interamente composto da brani di Cafiso, arrangiati appositamente per questo organico per ottenere un potente impatto sonoro, tale da suggerire quello di una vera e propria big band.