Raphael Gualazzi – pianoforte, voce
Mauro Ottolini – sousaphone, trombone
Gianluca Nanni – batteria
Un vero meeting tra star dei rispettivi generi musicali, accomunati dal piacere di suonare assieme alcuni dei più noti brani del repertorio jazz e blues: Raphael Gualazzi, pianista e cantante di spicco della musica italiana, e Mauro Ottolini, uno dei protagonisti assoluti del jazz italiano, si incontrano sul palco con il prezioso apporto ritmico del batterista Gianluca Nanni. Nella scaletta del concerto non mancheranno le canzoni di successo dell’artista marchigiano, che si alterneranno ad alcuni brani inediti e ai suoi standard preferiti.
Una carriera a cavallo tra jazz e pop: Raphael Gualazzi (nato a Urbino nel 1981) ha studiato pianoforte classico al Conservatorio Rossini di Pesaro, appassionandosi nel frattempo anche alla fusion, il blues, il jazz. Il suo esordio discografico risale al 2005 (Love Outside the Window): in quel periodo è prassi vederlo esibirsi in festival jazz e blues. Trasforma quindi il suo nome di battesimo, Raffaele, in Raphael e nel 2008 pubblica Piano Jazz, che non lascia dubbi sui suoi interessi musicali: in scaletta brani di Chick Corea, Norah Jones, Dave Brubeck, Jamie Cullum, Diana Krall, Michel Petrucciani, Art Tatum, Duke Ellington, Nina Simone, Thelonious Monk e Ray Charles.
Le cose prendono una nuova piega dal 2009, quando Caterina Caselli lo mette sotto contratto con la Sugar: Don’t Stop, cover del brano dei Fleetwood Mac, ottiene un enorme successo. Poi il balzo a seguito della partecipazione al Festival di Sanremo del 2011, dove vince nella categoria “Giovani” e viene selezionato come rappresentante italiano per l’Eurofestival (qui arriva secondo, ma ottiene il premio della giuria tecnica). A questo punto Gualazzi è un beniamino anche del mondo del pop. Seguono altri successi, altre partecipazioni al Festival di Sanremo e notevoli apparizioni televisive (Fabio Fazio lo vuole per curare la parte musicale dell’undicesima edizione di Che tempo che fa), ma non viene meno in lui l’originario amore per la musica jazz.
Nato a Bussolengo (VR) nel 1972, il trombonista Mauro Ottolini è uno dei musicisti più importanti del jazz italiano. Lasciata l’orchestra dell’Arena di Verona per inseguire il suo vero amore, il jazz, si è velocemente imposto come leader fantasioso e sorprendente. Alla sua ascesa hanno contribuito altri grandi musicisti, che lo hanno chiamato regolarmente nelle loro formazioni: Enrico Rava, Franco D’Andrea, Gianluca Petrella, Francesco Bearzatti, Daniele D’Agaro e anche il cantautore Vinicio Capossela. Da anni Ottolini esprime il proprio talento eclettico come compositore e come arrangiatore non solo per i progetti a suo nome, ma anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e avant-garde. Si è ritagliato un posto al fianco dei big della canzone italiana (Negramaro, Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Vinicio Capossela, Malika Ayane, Roy Paci e pure Luciano Pavarotti).
Ottolini è il leader di alcune delle più sorprendenti formazioni della musica creativa italiana, come i Licaones (con Francesco Bearzatti), gli Smashing Triad(s), l’orchestra Ottovolante e soprattutto i Sousaphonix, il gruppo che più ha contribuito alla sua fama: con questo ampio organico ha vinto il Top Jazz nel 2012 e ha sfornato una serie di dischi memorabili. Nel più recente di essi, un omaggio alle canzoni di Luigi Tenco, spicca l’impressionante parterre di cantanti convocato da Ottolini: Gino Paoli, Petra Magoni, Daniele Silvestri, Roy Paci, Alberto Fortis, Rossana Casale, Renzo Rubino, Karima, Bocephus King, Edda, Kento, Vanessa Tagliabue Yorke, Vincenzo Vasi, e, nei live, anche Giuliano Sangiorgi.
BIGLIETTI
Interi €30
Ridotti €24
Studenti €15