Monty Alexander – pianoforte
J.J. Shakur – contrabbasso
Jason Brown – batteria
Monty Alexander è uno dei (rari) pianisti capaci di trasformare ogni esecuzione musicale in momento travolgente, di tenere l’ascoltatore col fiato sospeso in attesa della risoluzione delle sue volate sui tasti. Il suo virtuosismo lo pone in quel circolo di (rari) pianisti capaci di ottenere dalla tastiera qualunque cosa, sulla scia di un Oscar Peterson o di un Ahmad Jamal, che sono chiaramente dei modelli di riferimento. Ma nel timbro, nel tratteggio dei temi e soprattutto nello sbalzo ritmico di Alexander si percepisce istantaneamente qualcosa che lo distingue da questi grandi pianisti afroamericani: le sue origini caraibiche (è nato nel1944 a Kingston, Giamaica) emergono inconfondibili nella sua diteggiatura, conferendo una vivacità incontenibile e colori solari alla musica, di qualunque varietà sia, bop o swing, blues o gospel, calypso o reggae…
Alexander è attivo sulle scene dal 1958. Talento precoce, già all’età di quattro anni individua a orecchio le melodie sul pianoforte.
Si trasferì in Florida nel 1961: fu Frank Sinatra a ‘scoprirlo’ in un club e a portarlo a New York, facendogli avere un ingaggio continuativo al Jill’s. Qui tra i suoi ascoltatori c’erano Miles Davis, Count Basie, Milt Jackson, Roy Haynes e naturalmente Sinatra. È stato poi una presenza assidua al Minton’s (la ‘madre patria’ del bebop) e al Playboy Club, dove divenne amico di Quincy Jones. Sempre negli anni Sessanta un gigante della tastiera come Oscar Peterson dimostrò l’amicizia e la stima nei confronti di Alexander raccomandandolo a Hans Georg Brunner-Schwer, proprietario dell’etichetta MPS, che non trascurò un suggerimento da una simile fonte, facendo registrare al pianista giamaicano una dozzina di album.
In questo percorso, la formazione del trio emerse come quella prediletta da Alexander: memorabili quello con John Clayton e Jeff Hamilton e quello con Ray Brown e Herb Ellis. Alexander ha lasciato una lunga scia di incisioni come leader (oltre 75) a documentare una carriera troppo vasta per venire compressa in poche righe.
BIGLIETTI
Interi da €16 a €30
Ridotti da €13 a €25
Under 26 da €10 a€20
PREVENDITE
Biglietteria del Teatro Verdi