Padova Jazz Festival 2024
TUTTO ESAURITO

Billy Cobham Time Machine Band

Billy Cobham – batteria
Rocco Zifarelli – chitarra
Victor Cisternas – basso
Joel Lyssarides – tastiere
Antonio Baldino – tromba
Andrea Andreoli – trombone
Bjorn Arko – sax

Impossibile pensare alla grande stagione fusion degli anni Settanta senza il drumming di Billy Cobham, che di quel genere è stato uno dei padri fondatori oltre che il più emblematico batterista.

Prima ancora di mettersi a capo dei suoi gruppi, che hanno fatto storia, aveva gettato le basi del suo stile possente, ipercinetico, tumultuoso, figlio al contempo del jazz (con le sue sottigliezze e complessità), del rock (con la sua martellante irruenza), del funk (coi suoi groove arabescati).

Billy Cobham, nato a Panama nel 1944, si trasferisce con la famiglia a New York tre anni dopo. A otto anni già si esibisce dal vivo. Dopo una lunga permanenza come percussionista nell’U.S. Army Band, si congeda ed entra al servizio di Horace Silver. È il 1968, l’anno in cui la storia del jazz (e non solo) sta per cambiare. In rapida successione viene ingaggiato da Stanley Turrentine, Shirley Scott, George Benson, sino all’approdo che lo indirizza definitivamente: la band elettrica di Miles Davis, quella che va in studio e sforna Bitches Brew (e poi Live-Evil e A Tribute to Jack Johnson). Se ne va dal gruppo di Davis a braccetto di John McLaughlin, col quale dà vita alla Mahavishnu Orchestra, che debutta nel 1971. E mentre diventa il batterista ufficiale delle produzioni fusion targate CTI, è pronto anche a esordire come leader. Lo fa nel 1973 con un disco entrato nella leggenda: Spectrum. Nel giro di pochi anni Cobham si orienta verso produzioni più commerciali e la progressiva ‘dolcificazione’ della sua musica va di pari passo con l’allargarsi della notorietà.

A partire dagli anni Ottanta, è tornato con frequenza al ruolo di sideman di lusso, continuando comunque anche la sua attività solistica, che in anni recenti lo ha anche portato a ricostituire il progetto Spectrum.

«“Time Machine” è un settetto con la sezione ritmica di batteria, tastiere, chitarra e basso e tre strumenti a fiato: tromba, sax e trombone», chiarisce lo stesso Billy Cobham. «Questa combinazione riprende, ringiovanendola, quella della mia prima band, che comprendeva John Abercrombie, Michael Brecker, Glenn Ferris, Randy Brecker, Milcho Leviev e Alex Blake. Era il 1974. Quel gruppo eseguì gran parte della musica che si ascolta su Spectrum, Crosswinds, Total Eclipse, A Funky Thide of Sings e Life and Times. “Time Machine” eseguirà molte delle composizioni di quegli album ma da una nuova prospettiva, oltre a diverse mie composizioni più recenti, rivitalizzate dal format del settetto».

BIGLIETTI
Intero da €18 a €30
Ridotto da €15 a €25
Posti numerati

VENDITE
Online sul sito: biglietteria.teatrostabileveneto.it
Presso la biglietteria del Teatro Verdi
(+ diritti di prevendita)

SPECIALE STUDENTI
Biglietto unico studenti €10
Valido per qualsiasi studente di ogni istituto, su presentazione di badge che lo attesti
Disponibile solo presso la biglietteria del Teatro Verdi, fino a esaurimento (disponibilità limitata, solo posti in galleria)

ABBONAMENTO
Tre concerti serali al Teatro Verdi:

14/11: Richard Bona + 15/11: Lakecia Benjamin + 16/11: Billy Cobham
Intero 80 euro; ridotto 68
Posti numerati solo platea e pepiano